Lucio Amelio e Terrae Motus
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Lucio Amelio e Terrae Motus
La collezione di opere d'arte "Terrae Motus" nasce dopo il terremoto del 23 novembre 1980 che devastò la Campania e la Basilicata per stimolare una riflessione sui temi della distruttività degli eventi sismici e sul contributo che l'arte può dare per ricostruire.
L'ideatore di tale "assemblaggio" creativo (la collezione è infatti inizialmente composta da opere di artisti contemporanei quali Andy Warhol, Joseph Beuys, Robert Mapplethorpre) è stato il gallerista napoletano Lucio Amelio (Napoli 1932-1994) il quale con l'aiuto dell'amico Warhol riesce a coinvolgere nel progetto numerosi artisti contemporanei che contribuiscono nel corso di una decina d'anni ad arricchire una collezione oggi costituita da oltre cento pezzi donati da 65 artisti appartenenti a 13 nazioni.
La collezione, dal valore commerciale inestimabile, non ha mai avuto una sede stabile. Le opere dal 1982 al 1986 restano a Napoli nella Villa Campolieto ma vengono anche esposte con enorme riscontro di pubblico in mostre temporanee a Parigi e Boston, finché nel 1993 la Fondazione Terrae Motus decide definitivamente di donare la collezione alla Reggia di Caserta dove, oggi, dopo anni di parziale esposizione in spazi inidonei per la grandezza e la qualità delle opere, dovrebbe finalmente trovare una idonea allocazione negli spazi lasciati dall'Aeronautica.
Questo è almeno il progetto esposto da Mauro Felicori, attuale Direttore della Reggia di Caserta, il quale si è posto l'obiettivo di riuscire ad inserire Terrae Motus nell'attuale circuito artistico internazionale.
(Nella foto l'opera di Warhol)